Venerdì 31 maggio 2024 tutti gli alunni delle classi secondarie dell’Istituto Comprensivo Ada Negri e gli scolari delle classi quinte della scuola primaria “San Francesco d’Assisi” di Vanzaghello e “Ada Negri” di Magnago hanno avuto la meravigliosa opportunità di incontrare un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano, Alessandra Cerreti, che da anni si dedica alla lotta contro la criminalità organizzata in Italia, promuovendo con la sua testimonianza di vita gli ideali di giustizia, onestà, libertà, rispetto delle regole e delle leggi. L’incontro, tenutosi al palazzetto dello sport del Comune di Vanzaghello, è stato un momento emozionante sia per gli allievi dell’istituto sia per i docenti, che hanno in questo modo potuto vivere un’esperienza indimenticabile ascoltando la voce di un giudice che ogni giorno lotta tenacemente e instancabilmente contro ogni forma di illegalità e sopruso.
Gli studenti, accompagnati dai docenti, sono partiti dai rispettivi plessi alle 9.15 e hanno raggiunto il palazzetto alle ore 10,00, portando striscioni su cui sono stati raffigurati alcuni slogan contro la mafia. Dalla secondaria di Vanzaghello si sono uniti al corteo il Sindaco e l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Vanzaghello, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Magnago, i Sindaci di Turbigo, Buscate, Nosate, il Comando dei Carabinieri e della Polizia, il Maggiore Biagio Agosta della Guardia di Finanza.
Giunti al palazzetto e sistematisi sugli spalti, gli allievi hanno atteso con trepidazione l’arrivo del magistrato Cerreti, accolto poi con un caloroso applauso e con il coro delle classi seconde e terze della secondaria, che hanno cantato il celebre brano “I Cento Passi” del gruppo musicale Modena City Ramblers. La canzone ha rievocato la vicenda toccante di Peppino Impastato e della sua lotta contro la criminalità, che lo ha portato a scontrarsi contro il suo stesso nucleo familiare al fine di affermare il valore della legalità.
Dopo il saluto delle autorità istituzionali e la lettura del messaggio della Dirigente Scolastica, dott.ssa Roberta Ferrante (Discorso Dirigente giornata legalità.pdf), Alessandra Cerreti ha parlato al pubblico presente raccontando la sua testimonianza di vita, il suo impegno in magistratura per la difesa della legalità e l’importanza di diffondere l’ideale dell’onestà nella società civile. Si rilevano, tra i punti salienti del discorso:
- l’importanza, per le giovani generazioni, di essere “sentinelle di legalità” nel contesto familiare e scolastico, anche grazie all’impegno nello studio, fondamentale per crescere come cittadini informati e onesti. Il magistrato ha ricordato ai ragazzi che è importante raggiungere i propri obiettivi nella vita “senza scorciatoie”, ossia senza mezzi illeciti;
- l’impossibilità di scendere a compromessi e “stringere le mani” con chi ha legami, ancorché deboli, con il mondo della criminalità organizzata;
- l’infiltrazione delle mafie nei territori più ricchi del Paese, come quello lombardo. La criminalità organizzata, infatti, non si identifica con alcune regioni italiane ma rappresenta un male da estirpare che si è diffuso nei territori più prosperi della Penisola;
- la lotta alla mafia, che deve coinvolgere non soltanto i magistrati ma l’intera comunità cittadina, ivi compresi i più giovani, seguendo gli esempi di cittadini che hanno dato la vita per la giustizia, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Al termine del discorso di Alessandra Cerreti, si è dato spazio ad alcune domande poste al magistrato dagli alunni delle primarie. In seguito, sono state presentate alcune attività preparate dagli studenti con il supporto dei docenti, in particolar modo:
- costruzione di un muro dell’omertà su cartoncini di colore grigio (allievi della classe prima delle secondarie di Magnago e Vanzaghello), su cui sono state scritte parole legate alla mafia quali pizzo, Cosa Nostra, ricatto, sopruso, stragi, estorsione, corruzione. Il muro è stato poi abbattuto da due studenti;
- creazione di un arcobaleno, con i pensieri sulla legalità scritti e letti dagli scolari delle classi quinte delle scuole primarie;
- predisposizione di cartelloni e striscioni con messaggi sulla legalità, presentati dagli studenti delle classi seconde delle secondarie;
- lettura di elaborati grafico-artistici composti da un gruppo di alunni delle classi terze delle secondarie che hanno visitato il terreno confiscato di via Quintosole a Milano.
Al termine dell’incontro, prima di tornare a scuola, tutti hanno cantato l’Inno Nazionale, simbolo di una comunità coesa, di un’Italia che combatte unita contro ogni forma di illegalità
Gli alunni, i docenti e la Dirigente Scolastica, dott.ssa Roberta Ferrante, ringraziano vivamente Alessandra Cerreti e sono convinti che la sua testimonianza lascerà una traccia indelebile nei cuori di tutti.
da Segreteria
del giovedì, 06 giugno 2024